Il temporale in campeggio …

Al mare lo vedi arrivare da lontano. Nuvoloni neri che si addensano.

Chi fa campeggio da tanti anni lo riconosci proprio in queste circostanze.

Si chiudono bene le cerniere, gli oblò, si verifica che i tiranti non si siano “smollati”, si  ripongono costumi e asciugamani e ci si ritira all’interno della propria tenda, o roulotte.

Un buon libro, un mazzo di carte.

I temporali estivi sono abbastanza violenti, con tuoni e lampi e l’idea di avere un riparo così esiguo potrebbe portare a sentimenti di ansia, di paura; ma il “vecchio” campeggiatore sa, quali sono i limiti della propria struttura, ha vissuto molte volte l’ondeggiare della roulotte alle raffiche di vento, sa quando è il caso di svuotare i teli, ormai appesantiti dall’accumulo dell’acqua.

E quando tutto è passato, esce, verifica grossolanamente i danni e guarda il cielo. AZZURRO!!!

SORRIDE.

Solo dopo, con calma risistema tutto e aiuta i meno esperti.

Quante analogie con questo momento che stiamo vivendo …

Non lasciarti prendere dalla paura.

Tutto passa, il cielo, sotto i nuvoloni, è comunque AZZURRO. Non lasciare che ti portino via il SORRISO, la certezza che a tutto si troverà un rimedio.

La frase che ti dedico oggi:

Io me lo ricordo il profumo del gelsomino. E le maniche corte. E la pelle arrossata dal sole. E i sorrisi. Quelli grandi. Quelli sporchi di futuro.
(Fabrizio Caramagna)

Buon inizio settimana.

 

 

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