Mi hanno prestato un libro …

“Le mie preghiere in LIS”, ossia nella Lingua dei Segni.

Qualche anno addietro ho avuto, a catechismo, un bambino normodotato, ma figlio di due genitori sordomuti. Qualcuno si può chiedere che problemi ci fossero, dato che lui era normodotato; posso invece assicurare che i problemi c’erano: non aveva il senso del “volume” quando parlava, se davo le spalle faceva tutto quello che gli passava per la mente, si rifiutava di tradurre il linguaggio dei segni, che ben conosceva, quando tentavo di comunicare con i genitori … Poi ho avuto un’idea: utilizzare la musica!!! Per alcuni mesi, alla fine dell’ora, mi fermavo e gli insegnavo, su un vecchio pianoforte, in una stanzetta, i primi rudimenti per suonare. E’ stato un vero miracolo!!! Si è aperto, per lui, un nuovo mondo.

Per tornare a questo libro, abbiamo pensato, con le altre mie “compagne” di avventura, di proporre ai nostri piccoli una di queste piccole preghiere, perché come scrive la curatrice:

“La scoperta per il bambino udente che si può comunicare anche con una lingua diversa dall’usuale non potrà che essere un arricchimento per lui e un piccolo passo verso l’accoglienza dell’Altro, oggi così indispensabile”

E adesso …

“risveglio muscolare”

“appuntamento con acqua e colazione”

La frase per iniziare positivamente la tua giornata:

La gentilezza è il linguaggio che il sordo può sentire e il cieco può vedere.
(Mark Twain

Buona settimana.